“Il premio che deriva da un gesto di fair play è sempre e solo di valore morale” – ha dichiarato il Presidente Ruggero Alcanterini, dal 1994 a guida del CNIFP (Comitato Nazionale Italiano Fair Play – Associazione Benemerita del CONI), intervenendo dalla Cina – dove attualmente si trova per la XXXI edizione dei World University Games – sulla spinosa questione Olga Kharlan/Anna Smirnova che sta dividendo il mondo dell’informazione da molte ore.
“Per la stessa ragione, la mancanza di fair play non può generare una sanzione disciplinare, peraltro con conseguenze di carattere tecnico. Sicuramente, l’atleta ucraina ha perso l’occasione di dare un segnale forte a sostegno del ‘Fair Play for Peace’ che adesso orienta il movimento sportivo e non solo” – ha commentato la vicenda dopo la riammissione della ucraina Kharlan recentemente squalificata ai Mondiali di Scherma in corso a Milano.
Riepiloghiamo la vicenda: alla fine di un incontro regolarmente vinto, l’ucraina si è rifiutata di stringere la mano all’avversaria russa Smirnova, offrendo solo la lama. È stata riconosciuta alla fine, dall’executive board della Fedescherma internazionale, la buona fede della Kharlan.
Secondo il Presidente Alcanterini, pertanto, la riammissione dell’atleta conferma il significato non formale, bensì morale del gesto. A Kharlan adesso tocca la prova a squadre di sciabola femminile.